Stefano raccontaci qualcosa di te, che aiuti a capire il tuo percorso.
Da piccolo ero ambizioso, sognavo di compiere qualcosa che mi rendesse felice. Le mie passioni sono il calcio, che pratico, il mondo outdoor della montagna e viaggiare. A 15 anni ho iniziato a frequentare una scuola professionalizzante, IAL a Cesenatico, dove ho preso la qualifica nel 2017. Ero convinto di voler lavorare nel settore della ristorazione; ma dopo qualche esperienza lavorativa infelice ho capito che quel mondo non mi apparteneva e che dovevo rimettermi in gioco in qualche modo per cercare la mia strada. Quella strada ho pensato di cercarla nel servizio civile, mi aiutò una chiacchierata in discoteca con una ragazza che lo stava svolgendo, proprio nell’ente in cui ero cresciuto, La Saletta, spazio gestito dall’associazione Homo Viator di Longiano, in cui poi ho svolto il mio anno di servizio civile.
Durante quell’anno decisi di tornare a scuola per conseguire il diploma e poter continuare poi gli studi proprio nell’ambito educativo all’università di “educatore sociale culturale” e magari in futuro qualche ramo legato alla psicologia.
Il mio sogno attuale è quello di laurearmi e di poter fare un lavoro che mi renda pieno e di non considerarlo nemmeno un lavoro.
Di cosa ti sei occupato nel tuo anno di servizio civile?
Anche se non sono stato particolarmente fortunato avendo iniziato proprio nell’anno in cui è scoppiata la pandemia, durante questo periodo mi sono occupato di seguire i bambini di elementari e medie all’interno del doposcuola aiutandoli nel momento dei compiti e giocando con loro nei momenti di svago.
C’è stata anche la parentesi di due mesi di centro estivo in cui mi sono occupato di bambini che rientravano nella fascia dell’infanzia. E’ stata un’esperienza diversa dalle normali attività invernali, ma sicuramente formativa.
Durante il tuo anno hai svolto altre attività?
Durante questo anno ho proprio cominciato a frequentare la scuola superiore serale e per fortuna gli orari del servizio e quelli delle lezioni si combinavano abbastanza bene. Avevo tempo di fare tutte e due le cose e la mattina avevo tempo per studiare e restare in pari con le lezioni. Il servizio civile mi ha dato quel minimo di sicurezza economica che mi serviva per ripagarmi gli studi ma al tempo stesso il tempo necessario per portarla a termine. Quest’anno, nel 2022, ho terminato il mio percorso e mi sono diplomato, per me è stata una grande soddisfazione. Sono molto felice!
Cosa hanno significato le relazioni che hai instaurato durante l’anno di servizio civile? Sei ancora in contatto con qualcuno?
E’ stato particolare perché mi sono ritrovato come colleghi proprio coloro che erano miei educatori quando frequentavo da più piccolo il centro giovani.
Mi hanno dato una grossa mano incoraggiandomi e spingendomi a tornare a studiare; sento molta fiducia in me da parte loro e io ne ho tanta nei loro riguardi.
Con alcuni di loro ancora oggi. a distanza di due anni, ci sentiamo spesso per varie ragioni avendo instaurato un rapporto di amicizia. Svolgo ancora volontariato appena ne ho l’occasione, mi fa stare bene. Condividere tempo con persone a cui vuoi bene e che ti vogliono bene cura le ferite quotidiane, con sorrisi e affetto!
Dopo il tuo anno di servizio civile, come è cambiata la tua vita?
Penso sia cambiata notevolmente: ora mi sento più sicuro e ho fiducia in me stesso. Credo che questo sia dovuto al fatto che ho avuto fra le mani la responsabilità di tanti bambini e la fiducia dei miei responsabili. Dopo questa esperienza è cambiata anche la mia filosofia di vita, vedendola da un’angolazione diversa da prima, avendo obiettivi nuovi. La scelta di riprendere gli studi e scegliere un mestiere, consapevolmente, è sicuramente qualcosa che ti cambia la vita. Non a caso è lo slogan del servizio civile universale direi.
Cosa consiglieresti ad un aspirante volontario indeciso?Consiglierei di tentare nonostante le indecisioni perché è un percorso che porterà a conoscere nuovi lati interpersonali, conoscere nuova gente, e di fare bagaglio di nuove esperienze e storie da raccontare. Ti porteranno verso nuove strade e conoscenze, di cui ignoravi l’esistenza, ma di cui non potrai fare a meno. Per partecipare al servizio civile regionale c’è tempo fino al 13 luglio, mentre ogni anno, verso novembre/dicembre, potrebbe uscire il nuovo bando di servizio civile universale. Antenne dritte quindi, per sapere quando è aperto un bando, monitorate il sito serviziocivilefc.it nella sezione bandi.
Ricordi qualcosa che porterai sempre con te di questo anno?
L’attenzione dei bambini nelle piccole cose che noi più grandi non vediamo.
Diamo spesso per scontato tante cose e ci dimentichiamo della meraviglia della scoperta. La spontaneità dei bambini dovremmo imparare a custodirla, anche se cresciamo e diventiamo grandi, senza dover sempre indossare delle maschere a seconda di ciò che abbiamo davanti per paura di essere giudicati. Forse sarebbe un mondo migliore se restassimo un po’ più bambini. Da qui il mio desiderio di dedicare la mia vita a questa età e custodire questi tesori nella mia quotidianità. Ringrazio l’esperienza di servizio civile e tutte le persone che ci credono!